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Verso un Lariano con Biga Classica
(29/01/2015) |
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Premetto che il Pane di Lariano deve assolutamente essere cotto in un forno a legna, per cui qualunque cosa venga fatta in un forno elettrico di casa potrà essere magari sublime, ma non potrà mai chiamarsi Pane di Lariano. Però, giusto per distinguere questo tipo di pane dagli altri, e per dargli una connotazione identificabile, lasciatemelo chiamare così, che a dover specificare ogni volta si perde solo tempo. 100 gr di farina Manitoba Bongiovanni Metto la farina e l'acqua con il lievito in frigo per 30', poi impasto con la foglia per pochi minuti, fino a poter raccogliere l'impasto in una massa irregolare, che metto in una ciotola chiusa
Lascio per 20 ore a temperatura ambiente, quando è diventata così
Prima di usarla la taglio a pezzetti
L'impasto finale è così composto: La Biga Nella ciotola della planetaria metto in autolisi tutta la farina, impastata semplicemente con 210 gr di acqua, per 3 ore. La prima ora a temperatura ambiente e poi in frigo. Metto in frigo per un'ora anche la rimanente acqua in cui ho sciolto lievito, malto e lecitina.
Dopo 15 minuti effettuo una doppia serie di pieghe a tre
Rimetto in ciotola. Ripeto la doppia piega a tre altre due volte, a distanza di 15 minuti una dall'altra. Alla terza piega diventa evidente un cambiamento di struttura dell'impasto, che da molto rilassato acquista una struttura più decisa. L'aumento del numero di pieghe è stato uno dei passi più efficaci nella gestione degli impasti con idratazione abbastanza elevata partendo da una biga a bassa idratazione. È apparentemente un'azione di piccolo impatto, ma la differenza si sente molto sotto le mani: passare da due a tre doppie pieghe ha avuto un grosso effetto sull'impasto.
Lascio riposare per 15 minuti, poi faccio le forme definitive a batard
metto nei banetton
Lascio lievitare coperti per un'ora e mezza
Rivolto sul marmo e faccio i tagli. Questa volta ho provato due tipi di tagli molto diversi: in un caso il taglio longitudinale che uso normalmente per le batard, e nell'altro dei tagli trasversali che sono tipici dei filoni di Lariano, quelli veri
Nel frattempo ho portato il forno a 230 ºC, con la pietra refrattaria in basso. Inforno a questa temperatura per 10 minuti, spruzzando dell'acqua sulle pareti in due riprese per garantire una buona dose di vapore. Poi abbasso a 190 ºC per 30 minuti. Infine lascio per altri 10 minuti in forno spento con sportello in fessura.
e questi i dettagli con i relativi interni
Conclusioni Questa è la prova che i tagli prima di infornare sono fondamentali anche per determinare la forma e lo sviluppo finale del pane. Lo sapevo, ma non ne avevo una prova così evidente. Credo che ora si possano fare alcune considerazioni: il taglio longitudinale favorisce l'espansione del pane in senso trasversale, e quindi grossi alveoli asimmetrici, con sviluppo accentuato in verticale e memoria della struttura di partenza. I tagli trasversali generano un modesto sviluppo longitudinale, che sicuramente può essere meglio di quello ottenuto questa volta, con una mollica più compatta ed alveolatura più ridotta e regolare. |
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